Congedi di paternità

Quante volte vi è capitato (mi rivolgo a voi papà!) di avere bisogno di permessi o di dovervi occupare anche per qualche giorno dei vostri figli e non sapere se vi spettano o meno particolari permessi da parte del vostro datore di lavoro? Ormai, infatti, è noto e risaputo che per alle mamme spettano i famosi periodi di “maternità” e per noi maschietti? Anche per noi la legge prevede la possibilità di assentarci dal lavoro per occuparci dei nostri pargoli. Vi allego un link che potrete facilmente consultare così da potervi muovere consapevoli nella giungla dei “nostri diritti”. Buona lettura!NEWS: Torniamo a parlare di congedi visto che l’ultima riforma del lavoro del Governo Monti prevede l’introduzione del congedo di paternità obbligatorio. Per capire meglio di cosa si tratta vi riporto l’estratto della Riforma del mercato del lavoro:

7.2 Conciliazione e disciplina del congedo di paternità obbligatorio
Per favorire una cultura di maggiore condivisione dei compiti di cura dei figli all’intero della coppia, si sono previste alcune modifiche al T.U. sulla maternità e l’introduzione del congedo di paternità obbligatorio, in linea con quanto previsto in altri paesi e con la Direttiva 2010/18/EU.
In particolare, il congedo di paternità obbligatorio è riconosciuto al padre lavoratore entro 5 mesi dalla nascita del figlio e per un periodo pari a tre giorni continuativi.
Agli oneri derivanti da tali interventi, si provvederà con l’utilizzo parziale delle risorse di cui fondo per il finanziamento di interventi a favore dell’incremento dell’occupazione giovanile e delle donne (comma 27, art. 24, L. 214/11).

Incrociamo le dita!!

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